Istruzioni per amici e parenti
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Aprirei un breve capitolo per consigliare a tutti i parenti, gli amici e i conoscenti della mia mamma e babbo che cosa fare o ancora meglio cosa evitare nei rapporti con i miei neo-genitori.
La mia nascita prematura è stata uno shock, e credo che i miei genitori siano frastornati e terrorizzati. In primo luogo fategli sentire la vostra presenza, senza per questo soffocarli. I medici hanno suggerito a mamma e babbo di concedersi un necessario momento di raccoglimento nella coppia, se non altro per rendersi conto di quanto sta succedendo. per questo evitate frasi tipo: “Vedrai, andrà tutto benissimo”. Mi sa che rischiereste solo di farli arrabbiare. Molto meglio un “Speriamo e preghiamo che vada tutto bene”. Altra fase sbagliata: “Se non ce la farà potete sempre farne un altro”. Un altro??? Ehi, i miei genitori sono giustamente tutti concentrati su di me, ci mancherebbe, e non riescono a guardare tanto avanti. Non cadete in affermazioni come “capisco ciò che stai vivendo” e simili. Per quanto vi possiate sentire vicini a loro non riuscirete mai a capire cosa stanno sperimentando se non ci siete passati anche voi. Meglio un sincero “Non posso capire fino in fondo ciò che state vivendo, ma vi sono vicino e voglio aiutarvi”.
Dopo alcuni giorni, necessari a stabilire una routine, non abbiate paura di disturbarli. Spesso si sentono molto soli e so che hanno bisogno di scambiare due chiacchiere con qualcuno. In caso di dubbio, la cosa migliore è chiedere direttamente: se la vostra visita o telefonata non sarà gradita, li conoscete... ve lo diranno. La cosa più importante che vi chiederanno (o che desiderano senza avere il coraggio di chiedere) per il momento è molto semplice: ascoltare e basta, senza dare consigli, emettere giudizi o fare previsioni.
Con il passare dei giorni poi potrete diventare utili in mille modi: ci sarà bisogno di un aiuto in casa (anche le mamme senza bimbi in giro devono riposarsi), per fare la spesa o altro. A volte può essere molto gradito un passaggio in macchina per l’ospedale.
Appena mi toglieranno dalla termoculla (speriamo presto!!!) potrete venire in reparto per vedermi; ovviamente non potrete entrare, ma potrete comunque vedermi attraverso una finestrina. Quello che vedrete è un piccolo essere umano peso solo un kilo e per il momento non sono molto bello, ma ho già dimostrato di possedere coraggio, tenacia, voglia di vivere e una grande capacità di lottare.
Soprattutto nel caso in cui il ricovero diventi lungo (e credo che ci vorranno almeno almeno altri due mesi) evitate di comprarmi dei regali che potranno essere usati solo dopo la dimissione. Il tempo passato in terapia intensiva sembra interminabile per i miei genitori, e mamma e babbo diventano tristi a vedere per casa oggetti che potrò usare chissà quando. Però mi raccomando... questo non significa niente regali in assoluto... semplicemente aspettate un po’ e scatenatevi per quando potrò finalmente andare a casa! All’annuncio della dimissione potrete decisamente sbizzarrirvi, perché ci sarà bisogno di tante cose. Sarà questo il momento migliore per ricreare il clima di festa che si è perso alla mia nascita: ben vengano a quel punto fiori per la mamma, tanti regali per me (eh! eh!) e i fiocchi sulla porta!!!
ringraziamo per spunti sul testo il sito: http://www.manolito.it